Monica Larner, Antonio Galloni, James Suckling e altri rinomati critici enologici hanno descritto in modo impressionante nelle loro relazioni sulle annate che l'intera regione è in movimento al più tardi dall'annata 2020 del Brunello. Un risveglio dovuto in parte al fatto che nel primo anno di coronavirus ci sono state poche distrazioni e che i viticoltori si sono concentrati esclusivamente sul lavoro in natura.
Monica Larner (The Wine Advocate) conferma: "Non potrei essere più soddisfatta del Brunello di Montalcino 2020. Dopo averlo assaggiato, ho avuto due pensieri principali: 1. questi sono i vini che voglio bere e 2. questa è l'annata di cui Montalcino ha bisogno. Il 2020 è stato un anno in cui siamo rimasti chiusi in casa durante la pandemia COVID-19. Per i viticoltori è stata un'occasione per fermarsi, riflettere e trascorrere più tempo tra le vigne. Ho la sensazione che questo sia stato molto più importante di quanto si potesse immaginare." (...)
E Antonio Galloni (Vinous) lo riassume così: "Si possono dire molte cose sull'annata 2020: alcuni la definiranno elegante. La maggior parte dirà che è energica. I vini sono indubbiamente aromatici e fruttati. Tra tutti questi vini, che a volte ammaliano i sensi e si bevono meglio nel prossimo futuro, c'è un altro livello di vini innegabilmente eleganti e armoniosi, che rasserenano il palato e l'anima."
E non c'è molto da dire anche sui vini Riserve dell'annata da sogno 2019 che sono arrivati: le valutazioni elevate parlano da sole e confermano che tutti quei vignaioli che hanno catapultato questa categoria di vino a nuove vette con un uso moderato del legno, un più lungo invecchiamento in botte e, naturalmente, l'eccezionale qualità della loro migliore materia prima.
Ma ora basta con la teoria, potete trovare i resoconti completi sul nostro sito web come sempre. Vi auguriamo una piacevole navigazione, scoperta e degustazione dei primi pregiati esempi dell'annata 2020 del Brunello (e della Riserva 2019). SUPERIORE.DE
.jpg)
