Chi è alla ricerca di vini prodotti in modo sostenibile e non vuole rinunciare a una qualità eccellente, a un piacere unico e a un grande potenziale di conservazione, è più che in buone mani con questo esempio toscano di agricoltura biodinamica.
La viticoltura biodinamica ha una lunghissima tradizione a Caiarossa, motivo per cui fin dall'inizio sono stati evitati gli additivi chimici. Il nome dell'azienda deriva dal termine dialettale "ghiaia rossa" e si riferisce alla struttura del terreno che si trova intorno alla cantina. La superficie viticola di 31 ettari è coltivata con dieci diverse varietà di uve, tra cui il Sangiovese locale, oltre a Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah e Alicante Bouschet. Come a Bordeaux, i vigneti sono divisi in appezzamenti molto piccoli e le uve vengono vinificate separatamente a seconda della varietà e della posizione.
L'influenza francese di Caiarossa è evidente, perché rispetto ad altre aziende vinicole qui si segue un principio molto chiaro: Lo stile enologico distintivo della casa trova il suo fulcro in una produzione vinicola ecologica e orientata alla natura, che unisce il temperamento italiano all'eleganza francese nel bicchiere. Protagonista indiscusso del Caiarossa è l'omonimo blend di sette-otto varietà d'uva diverse, a seconda dell'annata, che viene fermentato nelle tradizionali botti di cemento e delizia con profondi aromi di frutta scura e tannini perfettamente integrati. (...)
Tuffatevi subito nel mondo del nostro nuovo arrivato: una selezione di cinque annate di punta del vino di culto "Caiarossa", purtroppo rigorosamente limitata, vi aspetta. SUPERIORE.DE